Buongiorno!
Da più di cent’anni le aziende fanno di tutto per farci sembrare la pubblicità come qualcosa di bello, coinvolgente ed emozionante. Qualcosa che vogliamo vedere, non che dobbiamo vedere.
Poi arriva il modello di business Freemium (qui inteso come la possibilità di pagare per togliere la pubblicità) e la pubblicità tradizionale si palesa per quella che è: un terzo incomodo tra noi e quello che vorremmo fare, vedere o sentire.
Pensiamo al Kindle di Amazon che possiamo comprare a prezzo scontato se accettiamo di avere al suo interno la pubblicità. Oppure pensiamo a Spotify dove possiamo ascoltare la musica gratis, ma se vogliamo togliere la pubblicità dobbiamo pagare 9,99 € al mese.
Modelli di business come questi mettono in luce il paradosso della pubblicità. Da un lato la pubblicità deve essere qualcosa di talmente fastidioso da spingere le persone a pagare pur di toglierla. Dall’altro però, per essere efficace la pubblicità deve essere tutt’altro che fastidiosa. Difficile sapere come risolvere questo paradosso tuttavia, anche qui, l’Intelligenza Artificiale può venirci in aiuto.
Nel The Oblique Dispatch di oggi trovi un approfondimento del nostro software, George The Wraiter, sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e Pubblicità, e una lista di progetti che troviamo particolarmente interessanti.
Buona lettura!
Oblique.AI
📓 Intelligenza Artificiale / Pubblicità
Questo testo è stato scritto dal nostro software di generazione automatica di testi, George The Wraiter.
Come il marketing digitale è cresciuto in sofisticazione, così ha fatto anche la tecnologia dietro di esso. I marketer hanno iniziato a sfruttare il potere dell’Intelligenza Artificiale (“AI”) per migliorare le loro campagne e personalizzare i loro messaggi ai consumatori.
Una delle applicazioni più comuni dell’AI nella pubblicità è l’acquisto programmatico di annunci, ovvero utilizzare algoritmi per acquistare spazi pubblicitari in tempo reale in base a fattori come il comportamento dei consumatori e i dati demografici. Questo permette ai marketer di indirizzare gli annunci in modo più efficace ed efficiente che mai.
Un altro utilizzo piuttosto diffuso dell’AI nella pubblicità è quello dell’analisi predittiva che può aiutare i commercianti a identificare le tendenze e i modelli nel comportamento dei clienti. Comprendendo questi modelli infatti, è possibile anticipare meglio ciò che i clienti vogliono e di cui hanno bisogno, e adattare la loro messaggistica di conseguenza.
L’AI viene anche utilizzata per creare annunci più personalizzati. Utilizzando i dati presi dai social media e da altre fonti, l’AI può aiutare a identificare gli interessi e le preferenze dei singoli consumatori. Queste informazioni possono poi essere utilizzate per creare annunci che hanno più probabilità di essere considerati dai consumatori, portando a tassi di conversione più elevati.
Come si può vedere, l’AI sta giocando un ruolo importante nel mondo della pubblicità. Utilizzando strumenti alimentati dall’AI, i marketer sono in grado di migliorare l’efficacia e l’efficienza delle loro campagne, e creare annunci più personalizzati e pertinenti per i consumatori.
🔭 Applicazioni:
😧 Un’azienda pubblicitaria vuole fare cloni Deepfake della tua faccia.
🖊️ CopyShark è un software alimentato da Intelligenza Artificiale che genera testi pubblicitari, descrizioni di prodotti, testi di vendita, paragrafi di blog, script video e altro ancora.
📺 GumGum utilizza l’Intelligenza Artificiale per imparare da immagini e video sul web, per poi aiutare i propri clienti a posizionare gli annunci nei punti esatti in cui i consumatori li vedranno.
🤖 OneScreen utilizza l’Intelligenza Artificiale per la distribuzione, il targeting e la misurazione degli annunci OOH (Out-of-home, per esempio i Billboard).